Scaldabagno elettrico: i consigli per utilizzarlo al meglio

Lo scaldabagno elettrico rappresenta una tecnologia collaudata, da sempre presente nelle case degli italiani. Ottenere acqua calda sanitaria grazie all’elettricità potrebbe sembrare una scelta in grado di pesare enormemente sulle nostre bollette! Grazie ad appositi consigli e accorgimenti possiamo, invece, ottenere il massimo delle prestazioni dai nostri boiler, con un occhio ai consumi!

Lo scaldabagno elettrico produce acqua calda per bagno e cucina attraverso l’energia elettrica. Il funzionamento di questo apparecchio si basa sul riscaldamento di una apposita serpentina formata da un resistore. Questa, una volta raggiunta l’adeguata temperatura, rilascerà il calore all’interno del serbatoio del boiler. L’acqua riscaldata verrà quindi miscelata con acqua fredda, secondo i diversi utilizzi.

È chiaro, visto il funzionamento, che un utilizzo eccessivo e inconsapevole dello scaldabagno può portare a grandi consumi di energia elettrica. Diventa cruciale saper gestire correttamente il boiler per non avere aumenti eccessivi in bolletta, risparmiare e mantenere comunque un ottimo livello di efficienza energetica.

Un uso corretto significa quindi conoscere meglio il proprio boiler e avere così prestazioni molto più convenienti.

La base per poter utilizzare nella maniera migliore il proprio scaldabagno è conoscere bene i suoi consumi. Si tratta di una tecnologia oggi poco diffusa nelle nostre abitazioni ma che può presentare ancora alcuni vantaggi. I moderni modelli di boiler elettrico hanno consumi molto ridotti rispetto a quelli tradizionali! Si tratta senz’altro di un sistema più dispendioso rispetto l’utilizzo di caldaie a metano o gpl ma che presenta vantaggi qualora non avessimo impianti di riscaldamento dedicato o allacci gas nella nostra abitazione.

Il rendimento di un boiler elettrico è fondamentale poiché incide mediamente sul 40% dei consumi. Parliamo di numeri rilevanti per quanto riguarda le bollette! Possiamo in qualche modo rendere l’efficienza del nostro boiler migliore? La risposta è si! Vediamo quindi come fare.

Suggerimenti pratici

È importante prima di tutto verificare le condizioni del proprio impianto. Uno scaldabagno perfettamente funzionante e un impianto efficiente significa risparmio!

Qualora ci fossimo resi conto che il nostro obsoleto scaldabagno presenta dei consumi troppo alti, può essere utile valutare una sostituzione con un modello più recente.

Boiler elettrici moderni presentano consumi ridotti e permettono di rispondere meglio alle esigenze individuali e della propria abitazione

Attenzione! È importante avere uno scaldabagno delle dimensioni adeguate alla propria abitazione!

Boiler sottodimensionati portano a consumi maggiorati poiché lavorano sotto sforzo pregiudicando così l’affidabilità in breve tempo

Se desideri saperne di più e vuoi installare uno scaldabagno elettrico, contattaci!

Serramenti in pvc o in alluminio? Ecco le differenze!

I serramenti rappresentano una delle parti più importanti della nostra casa per il raggiungimento di una perfetta efficienza energetica e isolamento. Infissi in pvc e alluminio sono sistemi sviluppati per diverse esigenze ma mantenendo un alto livello qualitativo per performance e qualità. Vediamo insieme la scelta migliore per la nostra abitazione.

La scelta dei materiali dei serramenti ha un ruolo fondamentale. Non esiste un materiale migliore in senso assoluto, la scelta dipende dai risultati che si vogliono ottenere. Sia che il risultato sia volto verso una migliore resa estetica, sia verso un isolamento più efficace la scelta di prodotti di alta qualità è pregiudicante per il raggiungimento di ottimi risultati. Per questo WTecnica si affida solo ai migliori marchi nella produzione di serramenti e si avvale della collaborazione di tecnici altamente specializzati.

Quale sarà quindi il materiale più adatto per le nostre esigenze? Pvc o alluminio?

È giusto prima di procedere cercare di descrivere vantaggi e svantaggi di due materiali che presentano le scelte migliori per rinnovare e installare nuovi serramenti.

L’alluminio

L’alluminio è un metallo, si tratta quindi di un conduttore naturale. Date le caratteristiche, senza un adeguato trattamento, è un materiale dalla bassa efficienza energetica. I serramenti devono essere quindi adeguatamente strutturati per fungere da barriera con l’esterno ed evitare la formazione di condensa e umidità.

Queste caratteristiche sono state raggiunte grazie a infissi di ultima generazione a “taglio termico”.

Si tratta di serramenti che prevedono una struttura e l’utilizzo di appositi materiali, all’interno dei telai di porte e finestre, in grado di fornire un adeguato isolamento.

Se l’isolamento è inferiore all’utilizzo di serramenti in pvc, l’utilizzo dell’alluminio permette una serie di vantaggi distintivi.

L’alluminio è un materiale leggero con una resistenza meccanica elevatissima, questo permette di avere una resistenza agli agenti esterni (pioggia, vento) altissima.

Si tratta di sistemi, quindi, che richiedono una manutenzione bassissima.

Inoltre serramenti di alluminio hanno una durata stimata molto più alta rispetto alle controparti in pvc, cosa che li rende praticamente eterni!

Il pvc

Il pvc essendo un materiale plastico, non ha proprietà di conduttore.

A parità di prezzo, infissi in pvc permettono prestazioni migliori in termine di isolamento termico.

I vantaggi principali sono legati ai costi minori e alle proprietà acustiche di isolamento tipiche dei materiali plastici

Si tratta di un materiale che richiede pochissimi interventi di manutenzione e dall’ottimo rapporto qualità/prezzo

I principali svantaggi sono legati a una durata minore degli infissi che risentono maggiormente degli agenti atmosferici.

Se desideri saperne di più o necessiti dell’installazione di nuovi serramenti, contattaci!

Ristrutturare casa: ecco tutti gli incentivi fiscali

Il Decreto Rilancio del maggio 2020 ha portato tantissimi bonus per ristrutturare casa, incentivi in grado di agevolare innumerevoli lavori di ristrutturazione per gli immobili. Vediamo insieme in questo articolo i principali incentivi fiscali di cui potremo usufruire entro il 31 dicembre 2020.

Ristrutturare casa in questo 2020 che si appresta a terminare, presenta innumerevoli vantaggi.

Il bonus facciate, il superbonus al 110% e i bonus per infissi e finestre rappresentano le principali possibilità per beneficiare di importanti agevolazioni fiscali messe a disposizione dal Governo.

Si tratta di una occasione da non lasciarsi perdere, qualora presentassimo i requisiti necessari per usufruirne.

Il decreto numero 34 pubblicato il 19 maggio 2020 in Gazzetta Ufficiale, detto Decreto Rilancio, permette di beneficiare di sgravi fiscali la cui detrazione verrà recuperata in un lasso temporale di massimo 10 anni, il tutto per interventi con termine alla fine dell’anno.

Le ristrutturazioni godono di ulteriori bonus aggiuntivi che permettono un rimborso del 50% su un tetto massimo pari a 10000 euro.

Bonus facciate: la ristrutturazione parte dagli esterni

Uno dei bonus più interessanti contenuto nel decreto è quello che riguarda le facciate.

Gli sgravi fiscali ottenibili da questo intervento sono strettamente legati a precedenti interventi per adeguare l’efficienza energetica a standard e parametri attuali. In questo specifico caso il bonus ammonta al 110%.

Aumentare l’efficienza energetica dell’immobile di due classi o almeno di una dove non sia possibile permette l’ottenimento dell’agevolazione fiscale.

I richiedenti per questo bonus possono essere i titolari di un immobile privato ma anche titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo.

Bonus infissi e finestre: una scelta green

La sostituzione di infissi e finestre permette di beneficiare di un ulteriore bonus legato a una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per l’intervento.

Si tratta di una possibilità di cui è possibile usufruire rispettando determinati requisiti, quali la presentazione di adeguata documentazione e il pagamento dell’intervento in modalità di bonifico parlante.

Di conseguenza, è necessario dichiarare il 50% delle spese sostenute all’interno della dichiarazione dei redditi e successivamente conservare i documenti necessari per almeno 10 anni.

Se sei interessato a una ristrutturazione e vuoi usufruire di questi ultimi bonus, contattaci! Saremo in grado insieme di pianificare l’intervento di ristrutturazione più adatto alle tue esigenze.

Regole da seguire per una corretta manutenzione della caldaia

Il Regolamento DPR n.74 ci indica la necessità di sottoporre la caldaia ad una scrupolosa manutenzione periodica per evitare pericolosi malfunzionamenti dell’impianto termico e multe salate.

Questa norma, in vigore dal 16 aprile del 2013, dispone che il responsabile dell’impianto (se termoautonomo l’utilizzatore dell’alloggio, se invece centralizzato l’amministratore condominiale) deve affidare la caldaia ad un tecnico abilitato per effettuare tutti i controlli ed interventi di manutenzione necessari.

Infatti, una scorretta o mancata manutenzione dell’impianto può provocare incendi, intasamento dei tubi con eventuali esplosioni, cortocircuiti dell’impianto elettrico e pericolosissime fuoriuscite di gas.

Gli interventi stabiliti per legge possono essere considerati di revisione ordinaria o di controllo dell’efficienza energetica, più comunemente conosciuto come “controllo dei fumi”.

Periodicità dei controlli e sanzioni

Le tempistiche dei controlli sono solitamente indicate sul libretto d’istruzioni dell’impianto e seguono la periodicità prevista dalle norme UNI e CEI. Generalmente sono controlli da effettuare ogni anno, oppure, in determinati casi, con scadenza biennale.

Il D.L. 192/2005, in mancanza del rispetto delle norme, prevede: multe che variano dai 50 ai 200 euro in caso di anomalie o mancata revisione; sanzioni dai 500 ai 3000 euro per mancato controllo dei fumi; una pena pecuniaria dai 500 ai 600 euro se è assente il libretto della caldaia.

Regole per il controllo dei fumi

Il controllo dei fumi, detto anche dell’efficienza energetica, è l’analisi della combustione dell’ossido di carbonio che si concentra nell’impianto.

In base alla potenza dell’impianto e al tipo di combustibile utilizzato, bisogna rispettare una determinata scadenza dei controlli.

  • Impianto con potenza tra i 10 e i 100 kw con combustibile liquido o solido: ogni 2 anni
  • Impianto con potenza tra i 10 e i 100 kw con gas metano o GPL: ogni 4 anni
  • Impianto con potenza superiore ai 100 kw con combustibile liquido o solido: ogni anno
  • Impianto con potenza superiore ai 100 kw con gas metano o GPL: ogni 2 anni

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