Revisione caldaia: quali sono le sanzioni se non si rispettano le norme?

La revisione periodica della caldaia è importante per il suo corretto funzionamento e per la massima efficienza. Il mancato intervento può scaturire spiacevoli danni: non rispettare il controllo periodico e le proprie adempienze porta a multe salate!

La revisione della caldaia, in base a quanto stabilito dal D.P.R. 74/2013, deve avvenire secondo delle precise scadenze direttamente specificate dalla casa di produzione sul libretto della caldaia stessa.

Qualora la nostra caldaia fosse “datata” e sul libretto non fosse specificata una data fissa, il tecnico specializzato – dopo un controllo di ispezione – sancirà la periodicità con la quale bisogna effettuare interventi di revisione.

I controlli, siano essi manutenzione o controllo dei fumi, vengono registrati su un libretto di impianto speciale che rispetti i sensi del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, n. 37 (D.M. 37/08)

La manutenzione deve essere assolta per mano del proprietario di casa o dell’amministratore del condominio qualora l’impianto fosse di tipo centralizzato-condominiale.

Sanzioni amministrative: attenzione alle scadenze!

Non sottoporre la caldaia ai controlli periodici oltre a esporci al pericolo di potenziali malfunzionamenti, può portare a sanzioni amministrative molto care per inquilini e proprietari di un immobile.

Si tratta di multe molto care! La multa amministrativa va dai 500€ e arriva fino a un massimo di 3.000 €, in accordo con quanto stabilito dal decreto legislativo n. 192, 2005 che fissa le sanzioni proprio per la mancata manutenzione delle caldaie all’art.15.

Non avere il libretto di impianto porta alla multa per l’inquilino o il proprietario dell’immobile! In questo caso la sanzione sarà una cifra compresa tra 500 e 600 euro.

Nel caso in cui vengano scoperte anomalie nell’impianto, oltre alle sanzioni previste da d.lgs., verrà addebitato all’inquilino l’onore del controllo dell’impianto. Carissime poi le multe nel caso di attività commerciali.

Se ti interessa quindi la valutazione di un nostro tecnico specializzato e hai bisogno di svolgere i controlli di manutenzione ordinaria, contattaci!

Come funzionano le caldaie a condensazione

In un momento storico in cui il conseguimento di un impatto climatico zero è una priorità di fondamentale importanza, contribuire al raggiungimento dell’obiettivo è un dovere. Nel nostro ambito questo è possibile grazie alle nuove moderne tecnologie: ecco qui di seguito un approfondimento su come funzionano le caldaie a condensazione.

Le caldaie a condensazione, dette più tecnicamente a camera stagna, funzionano anch’esse per combustione: il calore provvede a scaldare l’acqua che verrà messa in circolo. Quello che le differenzia dalle caldaie tradizionali è l’innovativa tecnologia con cui sono realizzate che, non solo evita la dispersione del calore, ma sfrutta anche l’energia dei gas combusti che vengono indirizzati all’interno dello scambiatore primario. Lo scambiatore primario viene caricato del calore dei gas, i quali, dopo essersi raffreddati, si trasformano in condensa e vengono espulsi. All’interno dello scambiatore primario il gas recuperato velocizza il riscaldamento dell’acqua, riducendo così notevolmente i costi.

I vantaggi delle caldaie a condensazione

Questa nuova tecnologia è altamente affidabile e garantisce diversi vantaggi:

  • Bassi costi di investimento: sebbene l’acquisto di un nuovo sistema di riscaldamento rappresenti sempre un investimento, in questo caso i costi della caldaia e dell’installazione sono contenuti. Inoltre, grazie alla maggiore efficienza dell’impianto, nella gestione a lungo termine i risparmi saranno davvero elevati.
  • Risparmio delle spese in bolletta: la convenienza del possedere una caldaia a condensazione dipende da diversi fattori, tra cui la situazione abitativa. Principalmente incidono le dimensioni dell’abitazione, l’isolamento termico dell’edificio, il fornitore del servizio gas e, ovviamente, il consumo individuale. Nonostante questo, è stato stimato che i costi del combustibile siano del 30% in meno rispetto alla caldaia tradizionale.
  • Raggiungimento del 98% di efficienza energetica: l’energia viene utilizzata nel miglior modo possibile, grazie anche all’utilizzo di gas naturali come l’idrogeno, raggiungendo un bilancio ottimale di CO2.
  • Sostenibilità ecologica: minime emissioni di sostanze inquinanti.

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